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Giuseppe Nocca, con una passione per le lingue classiche, forte di un’esperienza maturata prima come agronomo e poi come docente di Tecnologie alimentari, approda alla Fondazione Bio Campus di Latina dove oggi insegna Storia degli Alimenti. Vanta numerose pubblicazioni a partire da testi latini e greci inediti che ha tradotto, aprendo i nuovi orizzonti dell’archeonutrizione. Nei suoi scritti più recenti è emersa una nuova attenzione verso la cucina medievale, nella quale trova ulteriori elementi di fermento gastronomico capace di stimolare e ravvivare l’identità apparentemente desueta delle comunità locali.

Il Libre de Sent Sovi è una raccolta originale di ricette in lingua catalana medievale risalenti al 1324. Le pergamene originali, oggi conservate a Valencia, furono pubblicate nel 1979 dalla Casa Editrice di Barcellona, e trascritte a cura di Rudolf Grewe. L’assenza delle reti informatiche, ed il futuro ingresso della Spagna nella Comunità Economica Europea non consentirono una piena valorizzazione del testo originale. Alcune ricette furono successivamente tradotte e pubblicate in lingua inglese e francese, anche a cura della stessa casa editrice, probabilmente con l’intento di riscoprire gli antichi sapori della cucina catalana. Grazie alla concessione della Editoriale Barcino è stato possibile effettuare la traduzione integrale del testo, che evidenzia una ricchezza che travalica ampiamente il gusto catalano. Scorrendo le pagine, è possibile ripercorrere tutti gli influssi della cucina araba, e le contaminazioni apportate alla cucina europea, francese, inglese ed italiana, costituendo di fatto una testa di ponte tra Oriente ed Occidente, primo e prezioso prototipo della cucina mediterranea. La ricchezza del registro linguistico catalano stupisce per la sua originalità e precisione, distaccandosi per la prima volta in Europa dalla lingua latina con la quale erano ancora redatti i ricettari.