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Fabio Picchi
Papale papale. Ricette che salvano l’anima
Giunti 2016

L’autore
Fiorentino doc, nel 1979 apre nel cuore della sua città il ristorante Cibrèo. A questo tempio della cucina si affiancheranno nel corso degli anni il Cibreino, il Caffè Cibrèo e il Teatro del Sale – luogo unico in Italia dove in un’unica sala è possibile gustare la sua grande cucina e poi godere di uno spettacolo teatrale o musicale – fondato con la moglie, l’attrice Maria Cassi. Fabio Picchi vive tra le cucine, le sale dei suoi ristoranti e il palcoscenico, ricoprendo un ruolo di primissimo piano nel panorama culturale della città. Ha raccontato la cucina in diversi volumi accolti molto bene dal pubblico: con Giunti Editore ha pubblicato nel 2015 “Firenze. Passeggiate tra cibo e laica civiltà” e “Papale Papale. Ricette che salvano l’anima” nel 2016.

Il libro
Il nuovo libro del vulcanico Fabio Picchi, chef, fiorentino doc, conosciuto ben al di fuori della sua Firenze. Scritto sull’onda di una forte ispirazione, come si coglie fin dal titolo che è invito e dichiarazione di intenti, il libro ha l’aspetto fisico di un breviario: è infatti un ricettario dedicato ai vari momenti del giorno, vissuti come piccoli riti, ma anche pretesto per racconti (che narrano di vita e di cibo, di incontri fugaci e di sentimenti profondi, di uomini e di donne), poesie (che parlano di ingredienti ed elementi centrali nelle vite di noi tutti), vere e proprie preghiere (molto laiche e molto spirituali per salutare i cibi dell’alba, del mattino, del mezzodì, del pomeriggio, della sera, della notte). Le 100 ricette di zuppe, sughi, primi piatti, secondi, contorni, tisane… sono state in parte create appositamente per queste pagine, in parte raccolte attingendo dal grande “serbatoio” che l’autore ha accumulato nel corso degli anni nella sua esperienza di cuoco, nei suoi viaggi per conventi e per città: ricette annotate e conservate in un cassetto fino ad ora… Chiude il libro un pezzo unico, il testo di “Diavolacci, Città e Giardini Paradiso” che l’autore pubblica in esclusiva e per la prima volta, e che gli spettatori-lettori già conoscono come pezzo teatrale portato in scena da lui e Maria Cassi.